Il tracciato della recente autostrada che collega il resto della penisola con Cuneo è stato individuato nel suo ultimo tratto all’interno dell’alveo del fiume Stura. Se il fatto è stato di per sé
piuttosto impattante sull’ambiente e sul paesaggio, ha avuto però una conseguenza positiva per l’odonatofauna: la realizzazione di alcuni stagni a breve distanza dalla carreggiata come “misure di
compensazione”. Attualmente i più interessanti sono quelli in località Sant’Anselmo, accessibili tramite una strada che scende verso il fiume partendo dalla provinciale che collega Cuneo con
Castelletto Stura. Sono due piccoli specchi d’acqua dotati di una ricca vegetazione acquatica. Negli anni è stata osservata qui buona parte delle 38 specie finora registrate all’interno del Parco
fluviale Gesso-Stura (nel quale ricadono i laghetti).
Tra gli Zigotteri più comuni ci sono Calopteryx virgo, Ischnura elegans, Coenagrion puella, Enallagma cyathigerum, Platycnemis pennipes e
Pyrrhosoma nymphula. Più rari Chalcolestes viridis, Ischnura pumilio, Coenagrion caerulescens, Cercion lindenii e Ceriagrion tenellum. Tra
gli Anisotteri si incontrano con frequenza Anax imperator, Aeshna cyanea, Crocothemis erythraea, Libellula depressa, quattro tipi di Orthetrum e vari
Sympetrum (fonscolombii, pedemontanum, sanguineum, striolatum). Più rari Anax parthenope e Hemianax ephippiger, Aeshna
mixta, Sympetrum depressiusculum. Lungo i piccoli corsi d’acqua nelle vicinanze si può incontrare Cordulegaster boltonii e al vicino fiume Stura Onychogomphus
forcipatus.