Stagni di Ceresole d'Alba e Sanfrè

Stagno di Sanfrè (Foto M.Pettavino)
Stagno di Sanfrè (Foto M.Pettavino)

Nel comune di Ceresole d'Alba, tra i primi rilievi del Roero e la pianura cuneo-torinese, il terreno argilloso e particolarmente impermeabile ha favorito nel corso degli anni la realizzazione di alcuni stagni, spesso di modesta estensione, distribuiti in maniera puntiforme nella campagna coltivata. Questi specchi d'acqua vengono perlopiù utilizzati dagli agricoltori come risorsa idrica per l'irrigazione; in alcuni casi vengono frequentati per la pesca sportiva. L'importanza relativamente marginale di questi biotopi nei confronti dell'agricoltura presenta due aspetti contrapposti: se da un lato questa garantisce una relativa assenza di fonti di disturbo, le frequenti e spesso repentine modifiche del regime idrico e le pulizie degli argini mettono sovente a repentaglio le riproduzione delle libellule. Fortunatamente gli stagni sono molti e queste operazioni non avvengono simultaneamente in tutte le località permettendo alle popolazioni di sopravvivere. Nel comune di Sanfrè invece sono presenti alcune zone umide costituite da risaie e da vecchie cave di inerti rinaturalizzate.

La quota relativamente modesta e il clima favorevole consentono la presenza di molte specie, alcune molto rare o del tutto assenti in altre zone della provincia. Tra queste ricordiamo Aeshna affinisCoenagrion scitulum e Sympetrum meridionale.